La Guida MICHELIN ha annunciato che la presentazione della sua edizione 2026 si terrà a Parma, mercoledì 19 novembre 2025. Questo evento segue la presentazione dell’edizione 2025 a Modena e riporta i riflettori sulla regione Emilia-Romagna, nota per la sua ricca tradizione culinaria. Parma, riconosciuta come capitale della Food Valley regionale e Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, si prepara ad accogliere i principali esponenti della ristorazione italiana.
Il Teatro Regio, Palcoscenico dell’Alta Ristorazione
Il prestigioso Teatro Regio di Parma sarà la sede della cerimonia di presentazione della Guida MICHELIN 2026. Questo evento vedrà la partecipazione di chef stellati e operatori del settore, consolidando la posizione di Parma come punto di riferimento per la gastronomia di alto livello. La scelta di Parma sottolinea l’importanza della città nel panorama culinario italiano, avendo già ospitato l’evento dal 2016 al 2018.
L’Emilia-Romagna e i Suoi Riconoscimenti MICHELIN
L’Emilia-Romagna si distingue per il suo elevato numero di ristoranti premiati dalla Guida MICHELIN. Attualmente, la regione conta 24 ristoranti stellati, 6 ristoranti Stella Verde e 33 Bib Gourmand, un primato a livello nazionale. Questi numeri evidenziano la qualità e la varietà dell’offerta gastronomica regionale, che spazia dalla cucina tradizionale alle proposte più innovative.
Vinitaly e l’Annuncio Ufficiale
L’annuncio della presentazione a Parma è stato dato durante il Vinitaly, presso il padiglione dell’Emilia-Romagna. Questo evento ha fornito la cornice ideale per comunicare la scelta di Parma come sede della première della Guida MICHELIN 2026.

La dichiarazione di Michele Guerra – Sindaco di Parma
«Per la sua continua ricerca di innovazione e grande cura dei particolari da una parte, ed esaltazione della genuinità delle materie prime, valorizzazione e custodia della tipicità e delle tradizioni dall’altra, la cucina stellata -sottolinea l’Assessora Regionale al Turismo Roberta Frisoni- ha un ruolo ed un valore centrali per la tavola dell’Emilia-Romagna. Si tratta anche di un potente attrattore turistico, di portata internazionale: ogni anno sono tanti gli ospiti stranieri e non, che una volta alzati da tavola vanno alla scoperta non solo della nostra Food Valley unica, ma anche delle Città d’Arte, della Motor Valley e di tanto altro, generando presenze turistiche e creando un indotto rilevante per il territorio».

La dichiarazione di Alessio Mammi – Assessore Regionale ad Agricoltura, Caccia, Pesca e rapporti con l’UE
«Siamo l’unica regione unita da una strada la via Emilia, da Piacenza a Rimini. La via, le comunità che la caratterizzano con la loro accoglienza, sono un tratto distintivo unico. L’Emilia-Romagna è la Food Valley d’Italia con le sue 44 produzioni DOP e IGP che valgono 3,6 miliardi di euro alla produzione su 8,5 miliardi a livello nazionale. Il comparto agro-alimentare della nostra regione nel suo complesso vale 34 miliardi di euro, di cui quasi 10 miliardi esportati, ed è la seconda voce di export dopo la meccanica. Un patrimonio immenso che coniuga qualità, tradizione e innovazione e che i nostri chef sanno esaltare al meglio. E’ innegabile: cibo, vino e motori sono identità del nostro territorio, una peculiarità che garantisce occupazione, competitività delle imprese e benessere sociale. Grazie a Guide Michelin per aver scelto ancora una volta l’Emilia-Romagna!».

La dichiarazione di Simone Fornasari – Presidente di Visit Emilia
«È con profondo orgoglio che accogliamo nuovamente la Guida MICHELIN a Parma nel cuore pulsante della nostra Food Valley. Questo ritorno rappresenta il riconoscimento di un territorio che ha fatto dell’eccellenza enogastronomica non solo una tradizione, ma una vera e propria filosofia di vita. La scelta del Teatro Regio come cornice per la presentazione dell’edizione 2026 simboleggia perfettamente l’unione tra arte culinaria e patrimonio culturale che caratterizza l’Emilia. I nostri chef sono ambasciatori di un saper fare che affonda le radici nei secoli, ma che guarda costantemente al futuro con spirito innovativo. Parma, Piacenza e Reggio Emilia formano un triangolo d’oro della gastronomia italiana dove ogni piatto racconta una storia di passione, territorio e autenticità. La Guida MICHELIN non premia solo ristoranti, ma valorizza un intero ecosistema fatto di produttori, artigiani e custodi di saperi che, insieme, rendono unica l’esperienza del viaggiatore in Emilia. Siamo convinti che questo evento stimolerà ulteriormente quel turismo enogastronomico di qualità che sta diventando sempre più centrale nelle strategie di sviluppo a Parma, Piacenza e Reggio Emilia».
Oltre alle tradizionali Stelle MICHELIN e a quelle Verdi (speciale riconoscimento ai ristoranti che promuovono una gastronomia sostenibile), al “Regio” verranno assegnati anche i premi speciali Sommelier Award, Service Award, Young Chef Award e Mentor Chef Award, oltre alla distinzione Passion Dessert, un riconoscimento conferito ai ristoranti che offrono una vera e propria esperienza per l’alta qualità della proposta dei dessert.

La Guida MICHELIN 2025 per l’Emilia-Romagna
Il Palmares stellato dell’Emilia-Romagna per il 2025 conta 24 ristoranti da Piacenza a Riminiinsigniti della prestigiosa Stella MICHELIN (con il tristellato “Osteria Francescana” a Modena, e le 2 Stelle MICHELIN, “San Domenico” a Imola e “Magnolia” a Longiano, nell’entroterra romagnolo). Un risultato raggiunto anche grazie alla passione per la buona tavola e alla possibilità, per i cuochi altamente qualificati, di utilizzare il ricco patrimonio di 44 prodotti tipici Dop e Igp e ricette della tradizione che ben si prestano a reinterpretazioni creative. Sono state quattro le new entry nell’Olimpo delle nuove Stelle MICHELIN: Ancòra a Cesenatico (FC), con il resident chef Marco Garattoni; Alto a Fiorano Modenese (Mo), con lo chef Mattia Trabetti; Ristorante del Lago a Bagno di Romagna (FC), con lo chef under 30 Simone Bravaccini, e la nuova creatura di Massimo Bottura, Al Gatto Verde di Modena, la cui chef canadese, Jessica Rosval, si è aggiudicata anche la Stella Verde per la gastronomia sostenibile e rispetto per l’ambiente. Un’altra distinzione, “Passion Dessert”, che valorizza l’esperienza gastronomica complessiva degli ospiti, grazie a dolci non solo golosi e ben presentati, ma anche coerenti con la filosofia culinaria del ristorante (introdotto nella selezione Italia 2024), è andato al ristorante Inkiostro di Salvatore Morello, a Parma. L’Emilia-Romagna è anche una terra generosa e conviviale, che ama condividere il buono della tavola con proposte alla portata di tutte le tasche. Per questo vanta un altro primato molto ricercato e popolare tra gli appassionati del gusto, il più alto numero di Bib Gourmand d’Italia- se ne contano 33 nella Guida- ovvero locali che offrono ottime esperienze gastronomiche a un buon rapporto qualità-prezzo. Due le novità per questo riconoscimento: una in Emilia, l’Osteria Fratelli PavesidiPodenzano, nel Piacentino, e l’altra in Romagna, l’Osteria dell’Accademia di Montegridolfo, nell’entroterra riminese.