Save the Date, 29-30 marzo 2025: torna a Recco “EVOÈ”, festival dell’arte gastronomica e dei prodotti d’eccellenza. In pubblico, in piazza. A ingresso libero.
Ecco una due giorni full tra prodotti DOP e IGP e certificati GENOVA GOURMET, talk, presentazioni di prodotti e degustazioni guidate, challenge di scuole alberghiere, eliminatorie del campionato mondiale di pesto genovese fino all’ultimo colpo di pestello.
E cooking show di cucina ligure e con prodotti liguri, presentati da Tinto con Lucio Bernini del Consorzio della Focaccia di Recco – una Liguria gourmet. Qui il programma.
La focaccia sottilissima con il bollino
Quella di Recco – sottilissima e croccante fuori, caldissima, scioglievole dentro – detta con il suo nome intero, è la Focaccia di Recco col formaggio e ha ottenuto nel 2015 il marchio di tutela comunitario I.G.P.
La dicitura con il nome del paese è utilizzabile solo da panificatori e ristoratori (e non tutti) del territorio del comune di Recco e dei comuni di Avegno, Sori e Camogli.
Perciò, caccia al bollino IDP che, su ogni focacciona sfornata e tagliata a riquadri, ne certifica l’autenticità. Siamo all’irresistibile cospetto di un prodotto-patrimonio culturale, non solo gastronomico, tutelato da un Consorzio.
Tre domande, tre risposte per fare una bellissima figura all’Evoè Festival di Recco
Che cosa significa Evoè? È, in greco antico, il grido delle Baccanti in onore di Dioniso. Un grido liberatorio, di festa e gioia sfrenata.
Nella focaccia di Recco col formaggio c’è lo stracchino? Cito il disciplinare, che parla di “un prodotto da forno ottenuto dalla lavorazione di un impasto a base di farina di grano tenero, olio extravergine di oliva, acqua, sale, farcito con formaggio fresco a pasta molle, ottenuto da latte vaccino fresco pastorizzato”.
Si può conservare la Focaccia di Recco? Basta provarci. Di solito non arriva integra fuori dal negozio, figuriamoci al freezer, viene intercettata e divorata prima.
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