Il titolo esteso di questo articolo sarebbe: BRA’S. Due-tre cose da sapere in tempo per il Festival (della salsiccia ma non solo) del 19-22 settembre a Bra.
E allora, quanti sanno che la Salsiccia di Bra, star del prossimo BRA’s Festival ma non unica protagonista, è diversa da tutte le altre?
Veloce identikit:
- Contiene carni magre di bovino da allevamenti piemontesi (intorno all’80%) pancetta di suino, acqua, sale, spezie. Non è sempre stato così: in origine era interamente bovina ed era preparata per la vicina comunità ebraica di Cherasco – gli ebrei osservanti non consumano maiale.
- Si mangia cruda. O meglio, è fresca e si mangia cruda, ma non è vietato grigliarla o cucinarla in altri modi. La salsiccia di Bra è una splendida eccezione nel panorama degli insaccati: già nel 1847 un Regio Decreto permise ai macellai braiesi di preparare salsiccia bovina fresca, una produzione proibita del resto del Paese.
- È un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).
- Solo 8 macellerie, quelle che hanno dato vita del Consorzio di Tutela e Promozione, la possono produrre e commercializzare. Diffidare perciò delle imitazioni.
BRA’s non celebra solo la salsiccia
BRA’s è il festival della salsiccia. Ma va molto oltre la gloria di questo insaccato. Perché è vero che il Festival mette la salsiccia al centro di 4 giorni speciali, per la goduria dei carnivori. Ma c’è meraviglia per tutti: grazie a formaggio, pane, riso. Rigorosamente di Bra. E grazie al vino, alle nocciole, all’architettura barocca, alla musica e ai cocktail, ai giochi e ai laboratori con i bambini, alle cene stellate e le cene per tutti. Il programma, scaricabile qui, è davvero corposo.
Ambasciatori e tavole stellate
BRA’s ha una tradizione, quella di selezionare ambasciatori nel mondo degli chef. Tra questi, Ivano Ricchebono, Matteo Baronetto e, fresco di nomina, un giovane braiese, Davide Boglioli, executive chef del Mudec di Enrico Bartolini, tre stelle Michelin a Milano.
Enfant prodige della cucina italiana e allievo prediletto di Bartolini, Davide Boglioli preparerà la cena che aprirà BRA’S giovedì 19 settembre a un prezzo mai visto per un tristellato. Quelle esperienze da una volta nella vita.
Del menù non si sa tutto-tuttissimo, ci sarà qualche sorpresa. Ufficiale però il sandwich Milano-Bra, il risotto In-Bra-nato, il filetto di vacca e nocciola e come dessert La Zizzola. Wine pairing assicurati dalla Banca del vino di Pollenzo. Le prenotazioni per la cena stellata sono quasi piene, ma si può fare un tentativo qui.
E questo è solo l’avvio, perché altri chef con stella Michelin – Massimo Camìa, Pasquale Laera, Filippo Oggiono – proporranno durante il Festival i loro piatti, di festa in festa, fino all‘incontro di sabato 21 settembre alle 11 con lo chef dei record Enrico Bartolini.